Teatro

Alla Scala 'Giselle', tra cielo e terra con la coppia Bolle - Zakharova

Alla Scala 'Giselle', tra cielo e terra con la coppia Bolle - Zakharova

Svetlana Zakharova, etoile del Bolshoi e considerata una delle più straordinarie interpreti contemporanee torna a danzare alla Scala di Milano accanto a Roberto Bolle, altro grande divo della danza internazionale, ambasciatore della danza italiana all’estero ed ora nominato anche Principal dell’American Ballet Theatre di Nerw York.

Vedremo entrambi dal 26 aprile al 4 maggio in occasione della messa in scena di Giselle di Coralli-Perrot. Sul podio a dirigere l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala è Alessandro Ferrari.
Giselle racchiude in sé tutti gli elementi del balletto romantico e vive nel repertorio scaligero nella versione coreografica curata da Yvette Chauviré, che con la raffinatezza del ruolo di Giselle ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza.

Proprio l’anno scorso la Zakharova era tornata a danzare nel ruolo di Giselle alla Scala, dopo essere diventata mamma di Anja e compagna del grande violinista Vadim Repim. Un momento importante della sua vita e della sua carriera che l’ha vista interpretare con grande maturità il ruolo di questa contadinella di fine Ottocento che oscilla tra terra e cielo, tra amore carnale e amore spirituale. Il mondo reale che si contrappone a quello magico delle Willi, faniculle morte prima del matrimonio e trasformate in spiriti che di notte attirano gli uomini con la loro bellezza costringendoli a danzare  fino alla morte.


A proposito del balletto scrive la stessa  Yvette Chauvirè, la cui versione messa in scena alla Scala nel 1950 la vide proprio nel ruolo della sfortunata giovane di campagna che sognava l’amore: “Il virtuosismo di Giselle consiste nel rendere invisibile la tecnica. Ho studiato ogni possibile  evoluzione coreografica, le entrate e le uscite di scena  e i “tempi morti” - se cosi posso dire - tra i diversi enchaînements, il fluttuare degli arabesques e la posa respirata delle braccia. Quando danzavo, la mia ossessione era quella di far dimenticare la carnalità dei piedi … sempre troppo umani, ai quali bisognava dare “l’apparenza di un respiro” .


Considerato come il simbolo del balletto classico e romantico Giselle nacque dall'idea di  Théophile Gautier un romanziere francese e venne poi musicato, non appena il libretto fu finito, da Adolphe Adam uno tra i più celebri compositori di musiche per balletto. La coreografia fu affidata a Jean Coralli  anche se i passi dei primi ballerini erano stati curati da Jules Perrot. Il ruolo di Giselle è stato interpretato la prima volta da Carlotta Grisi  ballerina di straordinario talento, capace di personificare la contadina quanto la villi con grande maestria, diversamente però da Fanny Essler  che interpretò il personaggio due anni dopo. Questa ballerina infatti fu capace di incentrare il balletto, grazie alle sue doti, non più sulla fine del secondo atto, durante l'atmosfera magica delle villi danzanti, ma alla morte di Giselle, alla fine del primo atto.


Questa contrapposizione tra i due talenti sottolinea la difficoltà che richiede l'interpretazione del ruolo di Giselle: intensità, mimica e capacità drammatiche nel primo atto; tecnicismo e leggerezza nel secondo. Le due ballerine dunque, insieme, hanno saputo ricreare il personaggio nel migliore dei modi.


Nella recita di apertura del 26 aprile e nelle repliche del 28 (ore 15) e 30 aprile (ore 20) si vedranno in scena nuovamente insieme le étoiles Svetlana Zakharova e  Roberto Bolle, icone di stile, eleganza e perfetta simbiosi artistica nell’interpretazione di questi ruoli. Reduci dal successo delle precedenti rappresentazioni in Scala e all’estero (nelle recenti tournée in Oman e Brasile) i primi ballerini Petra Conti e Eris Nezha (27 aprile, 3 maggio); il primo ballerino Antonino Sutera (pomeridiana del 30 aprile) e il solista Claudio Coviello (4 maggio), entrambi nel ruolo di Albrecht, avranno accanto, nel ruolo di Giselle, Lusymay Di Stefano, che dopo la bella prova come Esmeralda nello stile Petit, si cimenta ora per la prima volta da  protagonista nel balletto romantico.
Nel ruolo di Myrtha saranno Virna Toppi, Sofia Rosolini e Nicoletta Manni; per lei, diplomata all’Accademia e reduce da una esperienza all’estero, un duplice debutto: nel ruolo e in compagnia. Il guardacaccia Hilarion sarà impersonato dai primi ballerini Mick Zeni e Alessandro Grillo, ma anche da Massimo Garon e da Marco Agostino. Il passo a due dei contadini vedrà alternarsi Antonella Albano con Antonino Sutera, Vittoria Valerio con Federico Fresi,  Denise Gazzo con Marco Agostino e Federico Fresi.

Teatro alla Scala dal 26 aprile al 4 maggio 2013